Categoria Poesia 2002
Vincitore
Autore: Umberto Simone
Opera Presentata: Nell’era del papavero
Come Gran Khan dei Tartari, da oggi
do formalmente inizio all’Era del Papavero,
quel fiore che s’accampa in alleanza
da pari a pari coi fulvi arrembaggi
del grano, o in fossi che al suo arrivo subito
diventarono trincee. Non i gerani, pavidi lacchè
che muovono origliando discorsi postprandiali
da balcone a balcone; non le rose,
baiadere procaci ma analfabete che, cessato l’attimo
si sfogliano nell’harem a cortine abbassate del salotto;
non di sicuro i gigli, quelli ipocriti
gesuiti piazzati eternamente in alto loco, con
Angeli e con Madonne, e che si sfibrano
fingendosi i più puri, su freddi altari o in sovrappopolati
e bui quadri barocchi... no, per emblema voglio un fiore forte,
e in piena luce, e libero,
ligio solo al prodigio del suo rosso,
e come in equilibrio fra seta e fuoco, e sempre
complice d’un destino così semplice
e così appassionato da assomigliare ad un capriccio - e allora,
papaveri scolpiti sugli elmi, incastonati negli scudi,
tessuti su mantelli, sventolati in bandiera, e poi, all’attacco:
vasto mondo, preparati! Città
dalle inutili torri, dalle mura ridicole, tremate!
Sta per calarvi addosso l’incendio dilagante, irrefrenabile
dell’ennesima estate.